L’azienda dopo aver presentato la sua nuova immagine e proseguendo sulla strada dei cambiamenti, intrapresa tempo fa, oggi presenta un nuovo progetto, l’ascolto in azienda.
Obiettivo fondamentale e centrale é quello di garantire il benessere nell’ambito lavorativo di tutti i dipendenti.
Partendo dal presupposto che la qualità dell’equilibrio psicofisico ha necessariamente ripercussioni sull’ambiente di lavoro si valuterà la soddisfazione lavorativa del singolo per comprenderne i comportamenti e in che modo sono correlati alla performance ma soprattutto al benessere dell’individuo.
Un lavoratore soddisfatto si impegna maggiormente nella propria attività migliorando di conseguenza la prestazione lavorativa, si sente parte del gruppo e dell’organizzazione e vuole impegnarsi per questa perché ne percepisce il valore. Al contrario, in assenza di soddisfazione si palesano tutti quei comportamenti che non solo sono segnale di malessere e, a lungo andare, possono essere dannosi per la salute, ma condizionano anche la performance. L’insofferenza nell’andare al lavoro, l’assenteismo, il pettegolezzo, i disturbi psicosomatici di vario genere (sonno, apparato digerente..), la lentezza nelle azioni, ecc. sono tutti indicatori che qualcosa nel contesto lavorativo non sta andando nella giusta direzione.
I compiti che si andranno ad assolvere sono:
- Verifica della presenza del necessario benessere organizzativo, sia nel rapporto tra i dipendenti che tra questi e i loro superiori, incrementandolo attraverso le appropriate misure;
- valutazione della performance e della soddisfazione di ogni dipendente;
- gestione della comunicazione, dei conflitti interni e delle crisi, mediando se necessario;
- creazione di un clima disteso e collaborativo con relazioni umane e professionali buone e cordiali;
- valutazione dei processi cognitivi ed emotivi coinvolti nelle prestazioni e nelle relazioni di lavoro;
- analisi dei fattori di ostacolo alle prestazioni efficaci e sicure;
- valutazione della soddisfazione e delle fonti e dei processi di insoddisfazione e disagio lavorativo;
- analisi e progettazione delle azioni più adatte per ridurre i rischi lavorativi e le condizioni di insicurezza;
In sostanza si occuperà a 360° delle risorse umane, sarà motivatore e consulente personale, sarà la figura per esempio a cui potranno rivolgersi i lavoratori stressati e/o frustrati, favorirà la socializzazione tra colleghi e capi.
Ad ogni dipendente verrà offerta la possibilità di usufruire di questa l’opportunità, se ne sentirà il bisogno, per affrontare le difficoltà, per la risoluzione dei problemi e/o conflitti, per richieste lavorative, per confronto e/o sostegno.
E’ fondamentale sottolineare che alla base di tutte le valutazioni che si faranno non ci sarà mai l’intento di giudicare il dipendente ma solo favorirne la crescita e la soddisfazione lavorativa.